La felicità è buona salute e cattiva memoria

Ingrid Bergman diceva che la felicità è buona salute e cattiva memoria e questo è quello che sostengo tutti i giorni.

Ti e mai successo di pensare a qualcosa di particolare e continuare a farlo per tutta la giornata e anche per i giorni successivi? Che ne sò: una barzelletta?

Alcuni studi attestano che pensiamo quattordici volte di più ai fatti negativi di quelli positivi. Vi rendete conto? quattordici:

Pensate ora a un fatto positivo e leggete adesso ad alta voce: uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci, undici, dodici, tredici, quattordici.

Fatto. E adesso respirate. E’ cambiato qualcosa? Ovviamente si! La vostra consapevolezza dei passi che la vostra mente fa.

Sempre un altro studio recita che ogni giorno facciamo… Ti sei mai chiesto quanti pensieri facciamo ogni giorno?

Facciamo dai cinquantamila ai sessantamila pensieri ogni giorno per ogni persona.

Orientare la tua mente è quello che devi fare adesso.

Un vecchio proverbio recitava: Nessuno è perfetto, ma chi vuol essere Nessuno?

Quindi ricordatevi che la buona salute sta prima nella vostra testa e ricordatevi solo questo del vostro passato, come diceva Ingrid Bergman.

Criteri: Come giudicare una persona

Uno è la prima impressione. La prima volta che incontriamo una persona non abbiamo ancora nessuna idea preconcetta su di lei, registriamo tutti i suoi messaggi verbali e non verbali come una pellicola vergine. E se lei non sa nulla di noi, non sa come mascherarsi, come travestirsi.

Abbiamo così l’opportunità di percepire qualcosa che poi svanirà perché, in seguito, ci presenterà l’aspetto che ritiene più gradito e noi faremo intervenire l’intelletto, il ragionamento, sentiremo le opinioni degli altri, ci faremo influenzare.

Due è rincontrarlo la seconda volta cancellando tutte le nostre prime impressioni. Di solito sono quelle errate.

Raccogliete informazioni dai fatti, dalle sue azioni, dai sui risultati.

Nel corso della vita dobbiamo sempre GIUDICARE gli altri, valutarli, decidere se possiamo fidarci di loro. E’ un compito difficile, È COMPLICATO OPPURE è SEMPLICE.

Luigi Pirandello diceva:

Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi il mio dolore, i mei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io.

Il rapporto e la storia dell’alano

Il principio dell’alano

Ho imparato una lezione preziosa sulle vendite da uno dei miei cani. Ben era un alano. Era un animale molto grande, e le persone reagivano in modo molto interessante davanti a lui. Anche se era un cucciolone che non avrebbe fatto del male a una mosca, riusciva molto bene a fare la parte del cane da guardia feroce. Ben pesava più di 70 kg, era molto credibile in questo ruolo.
Il ruolo di Ben come cane aggressivo e minaccioso era molto utile per scoraggiare i visitatori indesiderati come i fanatici religiosi e certi personaggi sospetti che si offrivano di pavimentare il mio vialetto d’ingresso per un prezzo stracciato.

Quando le persone si presentavano alla nostra porta, Ben partiva con la sua routine “Sono un cane da guardia molto cattivo”. Era interessante notare che il comportamento di Ben era influenzato pesantemente dalla reazione delle persone.
Se iniziavano a innervosirsi e a farsi prendere dal panico, Ben passava da “cane da guardia cattivo” a “mastino dei Baskerville” in tutto il suo splendore. Ciò risultava a volte nel bisogno urgente della persona di
cambiarsi la biancheria!
Dall’altro lato, se la persona rispondeva con sicurezza, allora da “cane da guardia cattivo” Ben passava a “cucciolone”, il che corrispondeva anche alla sua vera personalità.
Così, a seconda di come reagivano davanti a Ben, le persone venivano inseguite sul vialetto da un cane assassino assetato di sangue, o leccate e sbrodolate dal loro nuovo amico.
Allo stesso modo, se vi comportate in modo allegro, cortese, sicuro e professionale nei confronti dei clienti, allora molto probabilmente riceverete in cambio lo stesso comportamento.
Se mai avrete la sfortuna di affrontare un cliente che appare grosso e cattivo, pensate alla regola dell’alano – sotto sotto potrebbe essere semplicemente un cucciolone!

Estratto da SIMON HAZELDINE – VENDITA A MANI NUDE

Lascia tutto lì

“Lascia tutto lì, la tavola da sparecchiare, i piatti da lavare, per una volta puoi rinunciare a qualcosa.. Spegni la TV , appoggia quello che hai in mano, interrompi quello che stai facendo, non rispondere se il telefono continua a squillare… Corri , abbraccia il tuo bambino, la tua bambina…. fatevi il solletico fino alle lacrime, baciatevi, sorridetevi, datevi i morsini nelle manine, sulle guance, nel pancino. Cantate a voce alta una canzone impertinente, disturbate i vicini, fate la lotta con i cuscini, tiratevi i coriandoli anche se è Luglio. Poi sedetevi per terra, con le gambe incrociate, mangiate pane e cioccolato, e con le dita sporche e la musarella, abbracciatevi ancora una volta. Nel tempo nessuno ricorderà il disordine di quel giorno, ma l’amore di quel momento resterà come un tatuaggio sul cuore. ”

e infine digli TI AMO

È più facile giudicare che capire

Per la gente è più facile giudicare che capire

Spesso leggere un libro aiuta a creare un rapporto unico con chi quel libro lo ha scritto e quando si tratta di leggere un vocabolario ci accorgiamo come una semplice parola possa ci può dare una  certezza o ci può fare entrare nel cambiamento.

Un giorno una persona a cui tengo molto, per la semplicità delle azioni che compie ogni giorno, ci disse che accogliendo lui i bambini in casa sua, spesso si trovava davanti alla decisione di giudicare e non di accogliere.

Chi siamo noi per giudicare? Molte volte, questi bambini di strada, hanno “ricevuto” tragedie, violenze e umiliazioni già a dieci anni e tutto quello che loro hanno passato, noi lo non vivremo nemmeno in tutta nostra vita. Eppure giudichiamo! Chi siamo noi per permetterci di giudicare?

Per la gente è più facile giudicare che capire

Profondo il significato, secondo il vocabolario della parola “giudicare”, così recita:

  • Esercitare la facoltà del giudizio
  • Formulare dentro di sé, o esprimere, un giudizio di valore, di merito, di approvazione o di biasimo su persone o cose

Per Voi queste citazioni:

La più alta espressione dell’empatia è nell’accettare e non giudicare.
Carl Rogers, Un modo di essere, 1980

La più grande forma d’Intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare.
J. Krishnamurti

Più si giudica, meno si ama.
Nicolas de Chamfort, Massime e pensieri, 1795 (postumo)

Ciascuno giudica bene ciò che conosce, e solo di questo è buon giudice.
Aristotele, Etica Nicomachea, IV sec. a.e.c.

È più facile giudicare l’ingegno di un uomo dalle sue domande che non dalle sue risposte.
Pierre-Marc-Gaston de Lévis, Massime e riflessioni, 1808

Non bisogna giudicare gli uomini per le loro opinioni, ma per ciò che queste opinioni fanno di loro.
Georg Lichtenberg, Aforismi, 1766/99 (postumo 1902/08)

Solo chi non ha fame è in grado di giudicare la qualità del cibo.
Alessandro Morandotti, Minime, 1979/80

Non giudicare il tuo vicino finché non avrai camminato per due lune nelle sue scarpe.
Nativi Americani

Le persone normali hanno sempre bisogno di un mostro da giudicare per convincersi di non essere simili a lui.
Oliviero Toscani, Non sono obiettivo, 2001

Sono

Sono il cervello sinistro. Sono scientifico. Un matematico.
Amo la consuetudine. Categorizzo. Sono accurato. Lineare. Analitico. Strategico. Sono pratico. Ho sempre il controllo.
Sono il padrone di parola e linguaggio. Realistico.
Calcolo equazioni, coi numeri gioco. Sono ordine. Sono logica.
So esattamente chi sono.

Sono il cervello destro. Sono la creatività. Uno spirito libero.
Sono passione. Desiderio. Sensualità.
Sono il suono ruggente di chi ride. Sono il gusto.
La sensazione della sabbia sotto il piede nudo. Sono movimento. Colori brillanti. Sono la pulsione a dipingere sulla nuda tela.
Sono immaginazione senza limiti. Arte. Poesia. Intuisco. Sento. Sono tutto ciò che volevo essere.

Sogno, Obbiettivo, Promessa. C’è differenza?

Questa mattina, solo per il fatto che mi sono svegliato è già una bella giornata, ho deciso di scrivere questo testo ipnotico con le competenze che ho adesso PER VOI E PER ME.

Bene così. Ho detto a me stesso e lo sto dicendo a voi Adesso.

Non vi pare? La grande sfida è mantenere fede a un impegno con noi stessi, qualunque esso sia. Giusto?

A volte si, altre volte meno, perché? Perché quando non lo facciamo, spesso, ci pare di essere incompleti e di essere veramente infelici.

Vorrei raccontarvi una storia personale, o meglio ho il paciere di fare questo.

Nel corso del tempo, ho incontrato diverse persone interessanti, come voi veramente! Ho imparato, ho imparato molto.

Un giorno ascoltando alla radio un saggio mi sono chiesto: qual è la differenza tra queste tre parole?

Un sogno, un obbiettivo, una promessa. Forse che sogno e obbiettivo sono sostantivi maschili e promessa è sostantivo femminile? Può essere.

Mi sono dato delle risposte? SI. Fra un momento ve lo racconterò.

Che risposte avreste dato Voi?

Tra sogno e obbiettivo? Sicuramente il primo vocabolo è il più bello da sentire quando si è immaturi, è favoloso e infatti i sogni sono e stanno sempre nel cassetto mi raccontava sempre tanti anni fa la mia dolcissima nonna Angiolina.

Eppure gli obiettivi, ho scoperto con il tempo, ma non lo devi scoprire tu adesso, sono sogni a cui è stata data una data di scadenza. Ok?

Per cortesia ti chiedo: Prenditi un po’ di tempo per te. Ora fai un bel e profondo respiro e tra dieci secondi o quando vuoi tu, continua a leggere.

 

Cos’è l’Ipnosi? Differenza tra leaders e manipolatori

L’ipnosi è uno stato della nostra mente che ogni persona vive per almeno dieci minuti ogni ora, lo puoi osservare quando stai per addormentarti, quando ti svegli la mattina, quando sei sorpreso e rimani a bocca aperta, in un momento di shock, poco prima di sbadigliare e in tanti e tanti altri modi ancora. In questo STATO accadono “fatti STUPEFACENTI”.

 

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la storia della farfalla

Un giorno un contadino, riposandosi sotto un’ombra al termine di una giornata sfiancante, si accorse di un bozzolo di una farfalla.

Il bozzolo era completamente chiuso ad eccezione di un piccolo buchino sulla parte anteriore.

Incuriosito, il contadino osservò attraverso il piccolo buchino, riuscendo ad intravedere la piccola farfalla che si dimenava con tutte le sue forze.

Il contadino osservò a lungo gli sforzi eroici dell’elegante bestiolina, ma per quanto la farfalla si sforzasse per uscire dal bozzolo, i progressi apparivano minimi.

Così, il contadino, impietosito dall’impegno della piccola farfalla, tirò fuori un coltellino da lavoro e delicatamente allargò il buco del bozzolo, finché la farfalla poté uscirne senza alcuno sforzo.

A questo punto accadde qualcosa di strano.

La piccola farfalla, aiutata ad uscire dal bozzolo, non aveva sviluppato muscoli abbastanza forti per potersi librare in aria.

Nonostante i ripetuti tentativi, la fragile farfalla rimase a terra e riuscì a trascinarsi solo a pochi centimetri dal bozzolo, incapace di fare ciò per cui la natura l’aveva fatta nascere.

Il contadino si accorse del grave errore fatto ed imparò una lezione che non dimenticò per il resto della sua vita:

“Le difficoltà sono gli strumenti che la natura utilizza per renderci più forti e degni di realizzare i nostri sogni.”

Questo ci insegna di non aiutare qualcuno almeno se non ci venga chiesto.

Il potere della parola

Gli uomini tendono a farsi influenzare molto più dalle parole che dai fatti della realtà che li circonda.

Ivan Pavlov

Le parole hanno potere.

Le parole contenute in una citazione brillante possono essere abbastanza potenti da cambiare il mondo.

Chi ha detto che la penna fa più male della spada non mentiva affatto.